20 anni di Facebook: ripercorriamo le tappe



20 anni di Facebook: ripercorriamo le tappe
1 febbraio

Facebook compie 20 anni: la storia del social network più famoso del mondo

20 anni di Facebook: ripercorriamo le tappe

indice:

1. Le origini
2. Nasce thefacebook.com
3. Facebook diventa una società
4. Facebook entra in borsa
5. Lo scandalo Cambridge Analytica
6. Conclusioni

1. Le origini


Ottobre 2003: il giovane studente di Harvard Mark Zuckerberg, dopo un appuntamento finito male, decise di violare il database della sua università per ottenere le foto degli studenti e usarle per il suo sito “Facemash”. Il sito doveva essere una sorta di annuario virtuale con la possibilità di votare la loro foto preferita fra due scelte dal sistema.

Solo nelle prime ore di attività “Facemash” ottenne ben 450 visitatori, causando però la chiusura del sito stesso da parte dell’università. Questo però non ha scoraggiato il diciannovenne Zuckerberg, che dopo il (breve) successo di “Facemash” proseguì con la sua idea di creare uno strumento di socializzazione per gli studenti. 

2. Nasce thefacebook.com


Il 4 febbraio 2004 viene registrato il dominio thefacebook.com. Da qui ha inizio la storia del social network più famoso e visitato al mondo, che ha cambiato per sempre la storia di internet.

Lo scopo di questa piattaforma era quello di permettere agli studenti di Harvard di socializzare: visto il successo, fu aperto agli studenti di altri istituti ed entro la fine dell’anno fu aperto a tutti gli studenti universitari di Stati Uniti e Canada. 

3. Facebook diventa una società


Zuckerberg non fu solo in questa impresa: insieme a Andrew McCollum, Eduardo Saverin, Chris Hughes e Dustin Moskowitz, gli altri soci fondatori, fonda successivamente una società, la Facebook Inc, per gestire al meglio il grande successo che la loro idea stava riscuotendo. 


Sean Parker viene messo alla presidenza della società e nel giro di qualche mese Facebook Inc. comincia ad attirare investitori importanti, contribuendo a farne crescere vertiginosamente il valore: basti pensare che, se nel 2005 per acquistare il 10% delle quote è servito mezzo milione di dollari, nel 2007 Microsoft, per rilevare l’1,6% delle quote, ne investe ben 240 milioni. 


L’azienda continua a crescere in modo esponenziale, iniziando, tra il 2007 e il 2009, a chiudere il bilancio in attivo, superando il popolarissimo MySpace e diventando ufficialmente il social network di maggiore successo. Nel frattempo Facebook si espande anche nel resto del mondo, arrivando, in Italia, al boom di iscrizioni nel 2008. 

4. Facebook entra in borsa


Il 18 maggio 2012 Facebook sbarca a Wall Street. Nel 2011, infatti, la società cresce così tanto da raggiungere un valore di mercato di ben 50 miliardi di dollari, portando Zuckerberg a volersi mettere alla prova nei mercati finanziari. Si pensi che solo nella giornata del suo lancio in borsa riesce a vendere ben 16 miliardi di azioni diventando la società esordiente a Wall Street con la valutazione più alta di sempre. 


Nello stesso anno dell’entrata in borsa Facebook acquista Instagram a poco meno di 1 miliardo di dollari, mentre nel 2014 acquista l’app di messaggistica Whatsapp per 19 miliardi di dollari. 


Dopo poco tempo l’azienda decide anche di separare il suo Messenger dell’app di Facebook per crearne una totalmente a parte, da scaricare separatamente.

Dopo Whatsapp, Facebook acquisì anche la compagnia di realtà virtuale Oculus VR. A questo punto, a inizio 2017 Facebook contava circa 1,65 miliardi di utenti attivi in tutto il mondo, e sempre nello stesso anno arriva a toccare i 3 miliardi di dollari di profitto. 
28 ottobre 2021: la Facebook Inc. cambia nome e diventa Meta Platforms Inc. (o conosciuto più semplicemente come Meta), tracciando una linea di confine fra il social network, Facebook, e la sua azienda. 

5. Lo scandalo Cambridge Analytica


La storia del social network più utilizzato al mondo non è stata tutta rose e fiori come si potrebbe pensare: ma cosa è successo? Nel 2018 Facebook viene coinvolto in una delle più grandi bufere mediatiche della sua storia: il caso Cambridge Analytica. 


Partiamo dal principio. Cambridge Analytica era una filiale della società britannica SCL Group, fondata nel 2013 con l’obiettivo di occuparsi delle strategie di comunicazione politica per finalità elettorali. La società era specializzata nel raccogliere dati sugli utenti dei social network, che venivano elaborati da algoritmi per creare profili di ogni singolo utente per sviluppare un sistema di pubblicità personalizzata su ogni singola persona. 


Sintetizzando, quello che è successo è che Facebook ha consentito l’accesso ai dati di oltre 87 milioni di utenti a un ricercatore che ha lavorato per Cambridge Analytica, ingaggiata a sua volta nella campagna elettorale di Donald Trump. Questo è avvenuto tramite un’applicazione creata e con la quale l’ex braccio destro del presidente, Steve Bannon, ha avuto accesso ai dati non solo di chiunque la scaricasse sul proprio telefono, ma anche dei suoi contatti, senza informare gli interessati o chiedere il loro consenso. Il sospetto è stato che Cambridge Analytica avesse influenzato le intenzioni di voto di milioni di persone proprio grazie all’uso di questi dati acquistati in modo illecito.


Zuckerberg si vede, quindi, costretto a testimoniare davanti al Congresso degli Stati Uniti per dichiarare l’estraneità della sua azienda dai fatti e ricevendo una multa di 725 milioni di dollari per risolvere il caso.

6. Conclusioni


In conclusione, Facebook oggi, è sempre meno utilizzato, perché come è successo con My Space è stato superato da nuovi social network che hanno coinvolto maggiormente un pubblico più giovane. Senza ombra di dubbio è l’innovazione che ha cambiato per sempre il mondo di internet e il mondo dei media.

Da un inizio controverso con Facemash, Mark Zuckerberg, il fondatore, si è sviluppato un gigante del settore che ha rivoluzionato la comunicazione e la socializzazione in tutto il mondo.

 

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