In che modo arte e marketing si incontrano? In occasione dell’anniversario di apertura del Louvre, nel lontano 10 agosto 1793, esploreremo questa connessione: anche uno dei musei più famosi al mondo è stato profondamente influenzato dai continui cambiamenti sociali e dal mondo digitale. L’arte, che in passato era al servizio della nobiltà, della politica e della religione, ha assunto nel tempo un ruolo e una valorizzazione diversi. Ha varcato i confini dei musei, dove le grandi opere sono conservate e ammirate, ed è entrata nella vita quotidiana, ricoprendo le nostre pareti con copie o ispirazioni di quadri famosi. Il mondo della cultura oggi si fonde con il marketing e la comunicazione, trasformando quegli artisti le cui opere hanno segnato la storia. L'obiettivo è rendere l'arte accessibile e fruibile a tutti, soprattutto alle nuove generazioni, anche al di fuori dei musei. Così, il Louvre non solo conserva capolavori ma li rende anche parte integrante della nostra realtà quotidiana, attraverso strategie innovative e collaborazioni che avvicinano il grande pubblico all'arte. Come? Vediamolo insieme in questo articolo.
Forse non molti sanno che il Louvre non nasce come museo: costruito nel 1190, inizialmente doveva fungere da castello-fortezza per la difesa contro gli attacchi vichinghi. Successivamente, venne adibito a dimora reale e, con Luigi XV, trasformato in museo. Il Louvre aprì al pubblico nel 1793, nonostante i lavori di ampliamento che lo hanno accompagnato per decenni. Oggi accoglie oltre 380 mila opere d’arte provenienti da ogni parte del globo. La piramide, frutto dell’architetto Leoh Ming Pei, fu fortemente voluta dall’allora presidente François Mitterrand per facilitare l’accesso al museo ai turisti, anche se ai tempi della costruzione, negli anni precedenti al 1989, fu oggetto di numerose critiche poiché considerata inadatta al contesto e simbolo funebre degli antichi egizi.
Arte e marketing nell’era post pandemia
Il marketing si è dimostrato un potente alleato nel valorizzare e promuovere le opere d’arte, che grazie ai social media e al web riescono a raggiungere un pubblico globale in modo immediato. Anche a causa della pandemia, che ha visto numerose attività chiudere temporaneamente e reinventarsi per mantenere un contatto con le persone, alcuni musei, Louvre compreso, sono riusciti a fortificare le proprie relazioni con il pubblico, attuando diverse strategie e collaborazioni. Nei mesi di stop forzato, il Louvre ha continuato a raccontare le decine di migliaia di opere d’arte contenute nelle proprie collezioni, incuriosendo i follower con aneddoti inediti e divertenti sulla loro storia, organizzando eventi digitali interattivi o sessioni di yoga in diretta social dalle proprie sale espositive tristemente vuote.
Louvre x Uniqlo
Il museo del Louvre ha stretto una collaborazione con il brand di abbigliamento giapponese Uniqlo, a partire dal 2021. L’obiettivo della partnership è quello di portare la bellezza delle opere conservate nel museo parigino nella vita di tutti i giorni attraverso borse e capi di abbigliamento. A firmare la collezione dedicata alle meravigliose opere d’arte contenute nel museo è Peter Saville, che si è ispirato nel sistema di numerazione dell’inventario utilizzato per catalogare le opere d’arte.
Fonte: https://presse.louvre.fr
Louvre x Casetify
«I capolavori mondiali, nelle tue mani» è il payoff della collaborazione del Louvre con Casetify. Casetify è un brand noto per la produzione di accessori per cellulari, cover e borracce che, con la collaborazione del Louvre, vuole introdurre l’arte nelle vite di più persone, rivolgendosi soprattutto a un target di giovani e giovanissimi. Tra le opere rappresentate su cover e accessori ci sono, ovviamente, la Monna Lisa, ma anche la Venere di Milo, la Grande Odalisca di Ingres e La Libertà guida il Popolo di Delacroix.
Fonte: https://graziamagazine.com
Louvre x Aribnb
Il museo parigino ha collaborato anche con Airbnb, dando la possibilità a un fortunato vincitore di ottenere un tour privato delle collezioni e di dormire, dopo una serata fra musica e cibo, nella celebre Piramide di vetro. La collaborazione non si è limitata solo a questa esperienza: per mesi è stato possibile prenotare eventi ed esperienze direttamente sulla piattaforma di Airbnb, in occasione del trentesimo anniversario della Piramide, nel 2019.
Fonte: https://news.airbnb.com
Louvre x Lupin e Netflix
Infine, non possiamo non citare la strategia pubblicitaria che ha trasformato il Louvre in un set esclusivo per Netflix, scelto per girare la mini serie con Omar Sy “Lupin”, ispirata alle avventure letterarie del famoso ladro. Il protagonista della serie si finge un addetto alle pulizie del museo per organizzare il furto di un gioiello appartenuto a Maria Antonietta, del valore di milioni di euro. La serie mostra grandi inquadrature delle sale del Louvre, immagini delle enormi tele che riempiono le pareti e preziose sculture, facendo da sfondo alle avventure del protagonista e suscitando così nello spettatore il desiderio di visitare il museo.
Fonte: https://viaggi.corriere.it
Conclusioni
Il Louvre rappresenta un perfetto esempio di come un'istituzione storica come un museo possa evolversi e adattarsi ai tempi moderni. Attraverso innovative strategie di marketing e collaborazioni con brand di moda e tecnologia, il museo ha saputo mantenere e ampliare la sua rilevanza globale, rendendo l'arte accessibile a un pubblico più vasto, ma anche avvicinando le nuove generazioni alla cultura, integrandola nella vita quotidiana. Il Louvre ci dimostra che tradizione e modernità possono convivere armoniosamente, creando un futuro dove l'arte continua a ispirare e a essere apprezzata da tutti.